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5 consigli per cucire la seta e la viscosa e sopravvivere a un progetto di cucito con un tessuto delicato e scivoloso

by Ladulsatina
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L’estate è il periodo dell’anno in cui mi viene voglia di cucire abiti e top leggeri e svolazzanti!

Svolazzante richiama chiffon, georgette, raso di seta o tessuti di viscosa, quindi in questo articolo ti racconto quali sono i “trucchetti” che utilizzo per cucire in maniera serena questa tipologia di tessuti.

Ecco qui quindi i miei 5 consigli per cucire tessuti di seta, viscosa e in generale i tessuti delicati, super leggeri e scivolosi. Ogni consiglio fa riferimento a una fase del processo di creazione del capo.


1.Trattamento del tessuto: verifica come può essere lavato

Una delle regole principali del cucito è che una volta scelto il tessuto, prima di cucirlo va lavato con le stesse modalità con cui laverai il tuo capo finale.
Nel caso di tessuti particolarmente delicati, come possono essere i tessuti di seta o della famiglia delle viscose (di cui fanno parte anche il Modal, il Lyocell e il Tencel) ti consiglio di tagliare un piccolo pezzo di tessuto e lavarlo per verificare che il tessuto possa essere lavato con acqua e come può essere lavato. Se lavando il campione a mano con acqua fredda o in lavatrice con l’opzione lavaggio delicato (ricorda di utilizzare sempre un detersivo non aggressivo) vedi che si rovina o perde colore, il tessuto o il capo che cucirai dovrà essere portato in lavanderia per chiedere consigli per il lavaggio. Probabilmente infatti dovrà essere lavato a secco.

Io personalmente non lavo mai i tessuti di pura seta (esempio quelli che ho utilizzato per questo abito) prima di cucirli e porto poi il capo che ho cucito in lavanderia per un lavaggio a secco quando lo necessita.

Per quanto riguarda invece i tessuti di viscosa & company in genere li lavo in lavatrice con lavaggio delicato, a freddo e centrifuga al minimo.

Ti consiglio infine di chiedere sempre al negoziante quando procedi all’acquisto le modalità di lavaggio e stiro del tessuto che stai acquistando.


2.Taglio del tessuto: la parola d’ordine è stabilizzare!

La fase di taglio dei tessuti delicati è per me quella più problematica, perché la quasi totalità di questi tessuti è scivolosa e super sottile, difficilissima da tenere ferma.

Ecco alcune tecniche che utilizzo per distendere bene il tessuto e tagliare con cartamodello:

  • Utilizzo cartamodelli che includono già i margini. Con questi tessuti è quasi impossibile utilizzare cartamodelli che non comprendono già i margini e segnare i margini sul tessuto, a meno di voler utilizzare i punti lenti e metterci un’infinità di tempo. Utilizzo quindi cartamodelli che hanno già i margini di cucitura o li aggiungo io al cartamodello che ho ricalcato.
  • Metto il tessuto “a panino” tra due strati di carta. Stendo sul tavolo la carta velina, ci posiziono poi sopra il tessuto, spillando una delle cimose della stoffa a un bordo dritto della carta velina e distendo poi bene tutto il tessuto sulla carta velina. Posiziono poi sopra i pezzi del cartamodello (verificando sempre il drittofilo) e li spillo insieme a tessuto e carta velina di base. Il tessuto risulta quindi “a panino” tra i due strati di carta, velina sotto e cartamodello sopra. Questo aiuta tantissimo a tenere il tessuto fermo. Se non hai abbastanza spazio sul tavolo puoi tagliare sul pavimento, ovviamente verificando prima che sia perfettamente pulito per non macchiare il tessuto. Io metto sempre gli spilli sul margine di cucitura del pezzo del cartamodello per non rischiare di rovinare la stoffa. In alternativa agli spilli sono molti utili dei pesi.
  • Utilizzo il cutter invece delle forbici. Il cutter permette di tagliare tenendo fermo il tessuto sul tavolo e di fare un taglio super preciso. Ricorda ovviamente di mettere sotto un tappetino per il taglio con cutter per non rovinare il tavolo.

3. Rinforzi e telette: scegli quelli adatti

I tessuti delicati generalmente hanno un buon drappeggio, risultano quindi molto morbidi e seguono le forme del corpo. Vanno quindi assolutamente scelti dei rinforzi (nastri stabilizzatori per colli per esempio e telette per eventuali paramonture o colletti) adatti a questo genere di tessuti, che rinforzino la stoffa mantenendone le caratteristiche e il drappeggio.

Per verificare quale sia il prodotto migliore per il mio tessuto taglio un piccolo pezzo di scarto e faccio delle prove di applicazione del nastro e della teletta per verificare come si comporta il tessuto dopo averli applicati.

All’interno di questo corso trovi delle lezioni dedicate esclusivamente alla scelta della teletta termoadesiva e del nastro di rinforzo giusti per il tuo tessuto.


4. Confezione del capo: scegli l’ago e le cuciture giuste, stabilizza e stira delicatamente!

Scegli un ago Standard o Microtex 60 o 70, a seconda del peso del tessuto. Finezza 60 per tessuti super leggeri e delicati, come chiffon, georgette, organza. Finezza 70 per tutti gli altri tessuti di peso leggero.

In questo video ti spiego come scegliere l’ago giusto per cucire il tuo tessuto.

Per i capi delicati io utilizzo quasi sempre (salvo rare eccezioni) la cucitura inglese o la cucitura in inglese con tagliacuci, due rifiniture molto belle, pulite ed eleganti.

Ti spiego come farle all’interno di questo corso gratuito:

La guida per imparare a dare un aspetto più professionale ai capi che ti cuci per renderli belli, come quelli che acquisteresti in negozio, e duraturi, come i capi di una volta!

Qui trovi come cucio un tessuto leggero:

Infine stiro il tessuto sempre dal rovescio e in alcuni casi, per non scurire o rendere lucido il tessuto, metto tra il tessuto e il ferro un panno di cotone per proteggere il tessuto. Utilizzo inoltre il ferro a una temperatura media, quella indicata adatta per la seta.


5. Orlo: cuci un orlo sottile per non impazzire!

Non so se hai mai provato a cucire un orlo tradizionale sulla seta, intendo quelli per esempio da 4 cm che risvolti due volte. Io ci ho provato ed è stata una delle cose più impegnative che ho cucito (dopo lo sbieco di raso su un top di raso 😅).

Per i tessuti delicati, soprattutto se si tratta di creare un orlo in sbieco su gonne o capi a ruota o a mezza ruota), io utilizzo sempre un orlo sottile: minimo sforzo, massima resa. Nel video qui sotto ti spiego come lo creo:


Spero che questi consigli ti possano tornare utili per cucire i tuoi progetti in tessuti delicati o trasparenti!


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Questo articolo è tratto dalla newsletter mensile di CUCITO ESPRESSO® di Maggio 2024.

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