Avevo in mente di realizzare questa blusa da circa un anno. L’estate scorsa Paola, una ex-collega e amica di mia mamma, mi ha regalato delle stoffe che sua mamma aveva accumulato negli anni, prevalentemente tessuti degli anni ’70-’80-’90 (ho già realizzato un vestitino con uno di questi tessuti, vedi il mio Leini Dress).
Con questa stoffa di seta, probabilmente anni ’70, è stato amore a prima vista!
Ne avevo a disposizione circa 70 cm (compreso il bordo finale nero), di conseguenza dovevo realizzare qualcosa di molto semplice, che non prevedesse troppi tagli.
Da qui l’idea di realizzare una blusa composta da soli due pezzi, davanti e dietro, con manica scesa e collo a V. Lo scollo a V e la manica scesa mi ricordavano tantissimo una magliettina bianca che utilizzava mia mamma negli anni ’70-’80, e che mi ha successivamente regalato…mi piaceva così tanto che l’ho indossata fino a consumarla completamente!
Ho disegnato io il cartamodello partendo da un corpetto senza ripresa sul seno e applicando 1 cm di vestibilità. Ho poi disegnato le maniche e lo scollo.
Prima di tagliare il tessuto definito ho realizzato un capo di prova con un tessuto di poliestere che avevo a casa che cadeva alla stessa maniera della seta definitiva. Quindi ho due nuove bluse da indossare questa estate! 🙂
Le maniche sono rifinite con l’orlo arrotolato in tagliacuci e internamente la blusa è rifinita tutta con delle cuciture inglesi. Ho rifinito lo scollo con uno sbieco, impunturato dall’esterno. L’orlo è risvoltato due volte e impunturato.
Ho cercato di allineare il più possibile le righe, utilizzando degli spilli nei punti strategici (in pratica in corrispondenza di tutte le righe).
Sono veramente molto soddisfatta di questa blusa! Sono sempre più convinta che la scelta del giusto tessuto sia essenziale nella realizzazione di un capo e che anche il capo più semplice può risultare particolare se si abbina il modello alla stoffa giusta.
E ho imparato che se ho una seta stampata (soprattutto se vintage) è da mettere in ammollo per qualche ora in acqua e aceto bianco, altrimenti il colore perde la sua brillantezza e il tessuto rischia di macchiarsi (come è successo purtroppo in questo caso, anche se in maniera lieve). Sulla seta, l’aceto fissa i colori e li fa brillare ulteriormente.
Abbiamo realizzato le foto a Como, in una bellissima serata di maggio, durante una passeggiata e prima di un aperitivo sul lago al tramonto.