Premetto che non ho mai amato i maxi dress. Nel mio guardaroba ho solo un abito lungo estivo, comprato d’impulso a Riccione qualche anno fa, che ho iniziato a indossare e apprezzare solo ultimamente. Non so per quale strano motivo, ho sempre pensato che mi sarei sentita a disagio nell’indossare una gonna o un abito lungo… non chiedetemi perché! Forse semplicemente perché non ho mai provato a indossarne uno. In ogni caso ho deciso di dare una chance ai maxi dress e durante la scorsa edizione di Abilmente a Vicenza ho comprato (ancora non molto convinta) il cartamodello del Delphi Layered Maxi Dress di Named Clothing.
Il modello prevede l’utilizzo di una stoffa jersey e io ho scelto un bel jersey rasato e traforato di cotone, trovato tra gli scampoli in superofferta da Gloriatex tessuti a Milano. Il tessuto era alto 90 cm ma lungo 4 metri. L’avrò pagato circa 10-15 euro (non ricordo con precisione). Comunque un affare!
Prima di procedere alla realizzazione del vestito definitivo, ho pensato che sarebbe stato meglio realizzare una prova del corpetto per capire come vestiva…avevo fatto una piccola ricerca online e chi l’aveva già realizzato aveva trovato il corpetto molto largo (vedi qui e qui).
La mia taglia è la 38, ma verificando le misure del capo finito ho scelto di realizzare la prova in taglia 36 (una in meno). Nonostante questa accortezza, il corpetto è risultato estremamente largo. Ho quindi realizzato una seconda prova selezionando la taglia 34 (due taglie in meno) e non aggiungendo i margini di cucitura (il modello cartaceo non contiene i margini di cucitura, mentre il pdf prevede i margini).
Come indicato nelle istruzioni, il cartamodello è realizzato per una donna alta 172 cm. Essendo alta 163 cm, ho adattato il modello proporzionandolo alla mia statura. Ho misurato l’altezza del corpetto senza margini di cucitura e ho fatto la seguente proporzione:
h. corpetto : 172 cm = x : 163 cm
Trovata x, ho fatto:
h. corpetto – x = cm da eliminare
Per la mia altezza risultava che dovevo eliminare 1,6 cm totali in altezza. Ho quindi diviso in tre parti entrambi i corpetti e i layers e ho eliminato in due punti 0,8 mm, in modo da rendere il tutto proporzionato (nell’immagine sotto potete vedere come ho accorciato il corpetto).
L’ideale sarebbe stato realizzare la prova nello stesso tessuto dell’abito. Ogni jersey si comporta infatti diversamente, ma non avendo a disposizione abbastanza tessuto, ho cercato nella mia riserva di stoffe il jersey che assomigliava di più al tessuto definitivo in termini di pesantezza e ho scelto una maglina di microfibra/sintetico.
Per non sprecare tessuto ho deciso di rendere la prova un capo indossabile e di trasformare il corpetto in un top. Ho quindi allungato il corpetto inferiore di 12 cm per farlo arrivare sopra i fianchi e ho cucito questa canotta:
Come potete notare il corpetto risultava ancora largo, soprattutto nello scollatura dietro, che era molle.
Inoltre sul fronte, lo strato superiore/layer creava un difetto sul giromanica (subito di fianco alla scollatura), formando delle pieghine…era come se ci fosse troppo materiale sul layer rispetto al corpetto inferiore.
Dopo questa seconda prova ho quindi applicato al cartamodello tg. 34 queste variazioni:
- -1 cm su tutto il fianco nello strato superiore/layer (sia sul fronte che sul retro) | Tot. -4cm su tutta la circonferenza seno e vita
- -1 cm sul fianco del corpetto/strato inferiore (sia sul fronte che sul retro) solo in corrispondenza del giromanica , per non stringere troppo in vita | Tot. -4cm su tutta la circonferenza seno
- -0,5 cm su tutto il centro dietro | Tot. -1cm su tutta la circonferenza
- Non ho aggiunto i margini di cucitura sui fianchi. Considerato che la cucitura della tagliacuci, con cui ho cucito il vestito internamente, è alta 0,5 mm, ho eliminato altri 2 cm totali in circonferenza rispetto alla taglia 34.
Tot. cm eliminati in circonferenza seno: -7 cm
- Ho eliminato 5 mm sul giromanica del layer, sovrapponendo i cartamodelli e copiando sul cartamodello del layer la stessa curvatura del cartamodello del corpetto inferiore. Questo ha permesso di eliminare l’anti-estetico difetto sui lati del giromanica davanti.
Per quanto riguarda la gonna ho tagliato la tg. 34 e, in altezza, ho applicato la stessa proporzione indicata sopra. Risultava che dovevo eliminare 6 cm, ma mi sembravano troppi, quindi ho scelto di eliminarne la metà, solo 3, con lo stesso metodo indicato sopra e di adattare eventualmente l’orlo in un momento successivo. Alla fine è risultata perfetta come altezza, ma a posteriori consiglio di saltare questo passaggio e di accorciare l’orlo della gonna una volta concluso il capo… è più semplice!
Ho aggiunto come indicato 1,5 cm di margini di cucitura sull’orlo.
Anche nella gonna ho eliminato nel centro dietro 0,5 cm (gli stessi eliminati nel corpetto inferiore che sarà poi unito alla gonna) e non ho aggiunto i margini di cucitura sul fianco.
Essendo il tessuto traforato e quindi un po’ trasparente, ho realizzato una sottogonna corta doppiando la gonna. Ho ricalcato il cartamodello della gonna fino a una lunghezza di 35 cm (giusto per coprire fino sotto i fianchi) e ho ridotto l’orlo lateralmente di 2 cm per lato (totale -8cm). In questo modo la fodera risulta sull’orlo leggermente più stretta della gonna.
Una volta modificato tutto il cartamodello, ho tagliato il tessuto o ho iniziato a cucire.
Ho utilizzato un ago per jersey dimensione 80 (l’ago per jersey ha la punta arrotondata e permette di non forare il jersey e rompere le maglie nella fase di cucitura).
Per le cuciture interne ho usato la tagliacuci con 4 fili e due aghi.
Questa volta ho sperimentato anche la funzione “differenziale” per evitare che il tessuto faccia delle grinze durante la cucitura (controllate il manuale d’istruzione della vostra tagliacuci e fate delle prove prima di cucire). Questo l’effetto prima e dopo la regolazione della manopola del differenziale:
Una volta assemblato il corpetto mi sono resa conto che con questo jersey di cotone avrei dovuto eliminare altri 2 cm per un’aderenza perfetta della scollatura dietro, che risulta ancora leggermente molle per i miei gusti. Per questo consiglio di realizzare la prova con lo stesso tessuto del capo finale!
Per far aderire meglio le scollature, ho realizzato delle cuciture di appiattimento del margine interno.
Il giromanica inoltre risultava molto molle e quindi ho dovuto applicare lo sbieco tirandolo al massimo per far rientrare il tessuto e fare in modo che non si smollasse una volta indossato. In questo modo ho risolto il problema e, come potete notare, la finitura in sbieco rimane bella aderente al corpo.
Ho rifinito gli orli con tagliacuci e ribattuto con ago doppio con la macchina per cucire (qui trovate come imposto l’ago doppio).
Per il resto non ho avuto problemi nella fase di cucitura, che è stata molto veloce (un pomeriggio e una serata circa). Le istruzioni sono abbastanza semplici da seguire, ma sconsiglio comunque questo capo a principianti assolute perché bisogna avere un minimo di esperienza per seguire tutto con facilità.
Il risultato mi piace moltissimo e trovo questo cartamodello molto versatile. Una volta trovata infatti la giusta taglia e realizzate le modifiche, con piccole variazioni si possono creare molte varianti, tipo:
- top con layer (come quella di prova)
- top senza layer
- abito lungo senza layer
- abito corto con e senza layer
In conclusione, sono felicissima del mio nuovo maxi dress, perfetto per le sere d’estate, e penso che riutilizzerò in futuro questo cartamodello per creare una o più varianti!
Abbiamo scattato le foto sul lungo lago di Como durante una passeggiata serale…
4 comments
Il risultato finale è bellissimo, complimenti!!
Grazie mille Cecilia
Favolosa!!! Il vestito perfetto per l’estate 🙂
Grazie Sasha! È comodissimo, l’ho già indossato più volte!