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Punti lenti sì o punti lenti no?

by Ladulsatina
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I punti lenti sono davvero indispensabili per cucire? Da cui mi scaturisce spontanea una seconda domanda: esiste un unico metodo di procedere e di fare (bene) le cose?

Premessa necessaria: cosa sono i punti lenti (o punti molli)?

I punti lenti (o punti molli) sono dei punti fatti a mano con ago e filo che servono per riportare sul tessuto segni presenti sul cartamodello. Servono per marcare le parti interne del cartamodello, per esempio io li uso per trasferire su tessuto l’apice delle pince, la posizione delle tasche oppure per segnare le pieghe.

Sono usati in alternativa al gesso o alla carta da ricalco, perché in teoria sono più durevoli (vanno tolti poi a mano), ma richiedono più tempo per essere realizzati.

Si realizzano facendo una sorta di punto imbastitura, tenendo il filo molto molle e lungo. In questo modo, una volta finito, si può togliere il cartamodello e separare i due strati di tessuto. I fili tra i due dritti del tessuto restano lunghi e con una forbice si tagliano al centro. In questo modo resta la marcatura, data dai pezzi di filo tagliati, su entrambi i lati del tessuto, che ti sarà utile per ricordarti quel riferimento quando dovrai cucire (ti lascio qui sotto un video tratto dal canale YouTube di Burda Style che spiega in modo semplice come si fanno i punti molli).

Oltre che per le parti interne del cartamodello di cui ti parlavo (pince, tasche, pieghe), spesso (in Italia aggiungo, perchè all’estero non ne ho mai sentito parlare) li ho visti utilizzati anche per segnare tutta la linea di cucitura di ogni pezzo del cartamodello, quindi tutto il perimetro di tutti i pezzi.

Questo dovrebbe aiutare, secondo alcun*, a delineare la linea di cucitura a quindi a cucire correttamente i pezzi dritti tra loro.

E da qui nasce la discussione accesa. Secondo alcun* è assolutamente necessario tracciare sempre il contorno con i punti molli, secondo altr* no.

Parto raccontandoti la mia esperienza sull’argomento, per poi arrivare a rispondere alle due domande (di cui, se conosci già come la penso, probabilmente avrai già capito la risposta!).

Ho iniziato a cucire da autodidatta con cartamodelli di designer indipendenti stranieri (principalmente inglesi e americani). Grazie alle istruzioni di questi cartamodelli, a qualche libro e ai blog in lingua inglese (sì, era il periodo in cui Instagram non era quello a cui siamo abituati ora e i blog spopolavano) ho imparato a piazzare il cartamodello sul tessuto, tagliare e cucire a macchina.

Dei punti lenti nessuna traccia, non sapevo neanche che esistessero allora e, nonostante ciò, mi sono cucita diversi capi che tuttora indosso. Per tracciare i punti interni usavo gesso e carta copiativa.

Poi è venuto il momento della scuola professionalizzante. Mi sono iscritta prima a un corso serale di sartoria, in cui ho fatto la conoscenza per la prima volta con questi famosi punti lenti. 

Mi è stato spiegato come utilizzarli sia per marcare i riferimenti interni sia per marcare il perimetro. Mentre per i riferimenti interni ho trovato questo metodo assolutamente geniale e utile, per la tracciatura del perimetro la mia prima impressione è stata: “ok, questo è quello che ti dicono va fatto, ma poi nella pratica non lo fa nessuno perché rallenta il lavoro”. 

Ho disegnato e cucito due progetti durante quel corso, una gonna e un pantaloncino e anche in questi due casi mai usati i punti lenti per la marcatura del contorno dei pezzi.

Poi sono arrivati i due anni professionalizzanti di modellistica per l’abbigliamento e di punti lenti per segnare la linea di cucitura e il perimetro prima di iniziare a cucire non c’è stata traccia. Eppure anche in questo caso ho cucito tanti progetti, dalla semplice gonna a tubino in tela di cotone fino a una giacca elegante e un abito di seta.

Infine di punti lenti non c’è stata traccia neanche nelle esperienze lavorative che ho fatto da libera professionista.

Niente, insomma nella pratica non ho mai sentito la necessità di prenderli in considerazione per marcare la linea di cucitura.


I punti lenti sono davvero indispensabili per cucire?

Per la mia esperienza personale no, i punti lenti (ma anche il tracciare il perimetro con gesso o altri metodi per delimitare la linea di cucitura e quindi il perimetro del pezzo) non sono necessari nella stragrande maggioranza dei casi (le eccezioni comunque possono esserci, ma sono molto rare e a me onestamente non è mai capitato di averne bisogno).

Tutti i capi che ho cucito finora, dal semplicissimo top smanicato all’abito da sera in seta realizzato con tecnica moulage, li ho realizzati non con i punti lenti per delineare il perimetro, ma utilizzando il metodo industriale, quello che spiego e utilizzo nei miei corsi di cucito.

Perché uso questo metodo e non i punti lenti? Perché per me è il più semplice da imparare e il più veloce e preciso da utilizzare, soprattutto se si è principianti.

In quest’altro video, che ho realizzato qualche anno fa, spiego in breve come faccio.

Mi è stato comunque utile conoscere il mondo dei “punti lenti” e del tracciamento perché ho fatto mie alcune tecniche che rientrano in questo metodo e che trovo molto utili su quasi tutti i tessuti, come ti dicevo per esempio il tracciamento dell’apice delle pince, della posizione delle tasche o dei bottoni.

Esistono altri metodi validi per marcare su tessuto? Sì, certo!

Io però mi trovo comoda con questo metodo derivante dalla sartoria classica e, salvo rarissimi casi in cui sono impossibilitata ad usarlo, procedo sempre così.


Esiste quindi un unico metodo di procedere e di fare (bene) le cose? 

No, assolutamente! 
Diffido sempre di chi cerca di convincermi che le cose si fanno bene solo in un modo.
Esiste il modo migliore per me/per te? Sì. Quello che mi/ti piace e mi/ti diverte di più!

Quindi, che tu usi i punti lenti oppure no, il mio consiglio è quello di essere curios*, sperimentare metodi e tecniche nuove che non conosci e selezionare quelle con cui ti senti più a tuo agio, che ti semplificano il lavoro, che ti vengono meglio, che ti divertono di più e ti danno più soddisfazione.

Alla fine l’importante è divertirsi a cucire un vestito o un accessorio. Il percorso è diverso per ognuno di noi e tutti i metodi sono ugualmente validi! Trova il tuo preferito!

E se i punti molli proprio non dovessi amarli, sappi che esiste un’alternativa e sarò felicissima di spiegarti come abbandonarli! 🤗 All’interno dei miei corsi di cucito online su Cucito Espresso® utilizzo e insegno un cucito con tecniche miste industriali e sartoriali, un metodo attuale, veloce, intuitivo e adatto al poco tempo a disposizione che si ha ai giorni nostri, che non prevede l’utilizzo dei punti molli sul perimetro del cartamodello.

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Questo articolo è tratto dalla newsletter mensile di CUCITO ESPRESSO® di Settembre 2023.

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