Questo mese mi è capitato di riflettere su quello che il cucito mi ha insegnato in questo decennio (quest’anno Ladulsatina compie 10 anni, giuro mi sembra incredibile!) e ho deciso di condividere qui le cinque cose più importanti che ho imparato cucendo.
A essere sincera, sono lezioni di vita che mi ha insegnato il cucito, ma che mi sono state utili anche in tantissimi altri ambiti, aumentando moltissimo la mia pazienza e cambiando la prospettiva con cui affronto la vita quotidiana.
Insomma pensieri profondi questo mese 😄
Eccomi quindi qui a condividere con te le cinque cose più importanti che il cucito mi ha insegnato:
1. Dagli errori si impara e sbagliare è necessario per evolvere
Su questo tema ne avevo fatto anche una rubrica su Instagram qualche anni fa.
Non c’è una tecnica che utilizzo (e che insegno) che ho imparato senza fare errori.
Non ho nel mio armadio praticamente neanche un capo che non possiede almeno un piccolissimo difetto.
Mi capita ancora adesso di fare errori banalissimi, cose che conosco alla perfezione ma che comunque sbaglio non essendo ancora automatismi oppure perché distratta o poco attenta.
Insomma ho capito che era il caso di archiviare il perfezionismo che mi ha sempre contraddistinto e ho iniziato a non vergognarmi degli imprevisti e degli errori, anzi a farne tesoro. E ho constatato che è assolutamente vero il detto “solo chi non lavora (o cuce in questo caso) non sbaglia mai!”.
2. La fretta è cattiva consigliera
Hai presente quando hai un appuntamento o un evento importante e ti ritrovi a cucire un vestito alle due di notte della sera prima?
Adesivare, per esempio, il dritto del tessuto invece del rovescio è un attimo (ovviamente parlo per esperienza personale 😅) oppure è probabile fare un buco sul vestito con la tagliacuci come è successo a Paola (vedi la storia di cucito di questo mese, che trovi in fondo a questa email).
Ecco, il cucito mi ha insegnato che procrastinare e ritrovarsi all’ultimo non è proprio una buona idea (anche perchè sotto stress è quasi matematicamente sicuro che faccia errori e, ok che dagli errori si impara, ma quelli dovuti alla stanchezza delle due di notte me li potrei evitare). Un minimo di programmazione è la cosa migliore.
3. Programmare è importante, ma ancora più indispensabile è seguire il proprio istinto
Quindi è assolutamente normale che abbia dubbi se un capo che voglio cucire o un tessuto non mi convincono al 100% ed è ok cambiare idea all’ultimo secondo. Nel 99% dei casi il mio istinto aveva ragione, quindi ho imparato ad ascoltarlo sempre (o almeno ci provo)!
4. Scegli sempre la qualità e non sbaglierai mai
Se ho un dubbio, mi sono imposta (dopo svariati errori) di puntare sempre sulla qualità, in questo modo sono sicura di non sbagliare!
A tal proposito, se desideri un aiuto per imparare a scegliere i tessuti, i materiali, i fili e le rifiniture giuste per i tuoi progetti di cucito, ricorda che c’è un corso dedicato su Cucito Espresso®.
5. Le prove sono un investimento, non del tempo sprecato!
Quando cucio qualcosa di nuovo o utilizzo una tecnica ma usata prima, mi impongo sempre di fare un test su un pezzo di scarto del tessuto e non cucire direttamente il capo definitivo. Mi capita, ogni tanto, di pensare di saltare questo passaggio, perché non vedo l’ora di vedere il mio capo cucito il prima possibile, ma fare una prova non è mai tempo sprecato e mi salva nella maggior parte dei casi. Cambiare il mio punto di vista e vedere la prova come un investimento e non come tempo sprecato mi ha svoltato molte situazioni.
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Questo articolo è tratto dalla newsletter mensile di CUCITO ESPRESSO® di Marzo 2024.