Oggi inauguriamo una nuova rubrica sul blog, che mi rende felicissima e che so che aspettavate da tempo. Si chiama “Di tessuto in tessuto” nella quale, come avrete facilmente dedotto, parliamo di tessuti.
Parlo al plurale perchè questa rubrica è realizzata in collaborazione con Selene Verdoglia e lo shop di tessuti, strumenti e merceria Un Punto alla Volta, che mi ha fornito e mi fornirà i tessuti da utilizzare per la rubrica.
Ogni mese analizzeremo insieme un nuovo tessuto e oltre a capirne le sue caratteristiche, vedremo per cosa può essere utilizzato e qualche trucchetto per lavorarlo e cucirlo al meglio senza timori o stress.
Questo mese partiamo con il Softshell, un tessuto che io stessa non conoscevo e che mi sono trovata a cucire per la prima volta proprio in queste settimane. Ho infatti realizzato due giacchette primaverili per i bimbi che ho utilizzato come base per realizzare i costumi di Carnevale.
Quando Selene l’ha inserito sullo shop questo autunno, l’ho subito selezionato per i costumi da Ape Maia e Willi che volevo realizzare ai bambini (vi spiegherò come li ho creati nel prossimo articolo). Sinceramente l’ho scelto inizialmente più per il colore che per le sue caratteristiche tecniche, non conoscendo il tessuto. Ho poi scoperto essere un tessuto tecnico super e sono felicissima di averlo utilizzato per le giacchette primaverili dei bimbi.
Cosa è il Softshell e quali sono le sue caratteristiche tecniche.
Partiamo subito cercando di capire cos’è il softshell, un tessuto composto da tre strati:
- una tela di poliestere esterna a tessitura fitta (che lo rende resistente, antivento e idrorepellente) e leggermente elastica (grazie alla presenza di elastan),
- una membrana interna traspirante, che permette al corpo di rimanere asciutto e mantiene la temperatura corporea,
- uno strato interno in micropile morbido e soffice, che mantiene un buon isolamento termico e che a contatto con la pelle rende il tessuto gradevole al tatto.
In pratica al dritto è liscio e idrorepellente, mentre al rovescio è morbido e caldo. A contatto con l’acqua si mantiene asciutto all’interno, ma non è impermeabile a lungo. Protegge quindi dal vento e dalla pioggia e nello stesso tempo assicura isolamento termico, mantenendo il corpo caldo e asciutto.
Può essere utilizzato in condizioni climatiche variabili (non è impermeabile in caso di fortissima pioggia però). Inoltre non protegge dal freddo in caso di forte vento e freddo.
Il suo peso è di circa 300 g/m2 ed è disponibile in vari colori, eccone alcuni esempi:
Perché il tessuto softshell è idrorepellente ma non impermeabile?
Generalmente più un indumento è impermeabile, meno è traspirante. Per esempio, durante un’escursione in montagna, in condizioni di freddo non intenso e pioggia leggera, si può sudare e indossando abiti impermeabili l’umidità rimane intrappolata all’interno di giacca e pantaloni creando una sensazione sgradevole (l’ho provata più di una volta!). Con giacche e pantaloni in softshell questo non dovrebbe accadere in quanto questo tessuto regola la temperatura corporea e favorisce la fuoriuscita dell’umidità. Lo strato esterno del softshell però non fornisce una barriera totale contro l’acqua come invece un tessuto impermeabile, è semplicemente idrorepellente, quindi garantisce di restare asciutti e protetti ma solo con pioggia lieve.
Riassumendo: un tessuto impermeabile garantisce la massima protezione dalla pioggia e dalla neve, mentre un tessuto idrorepellente, come il softshell offre un buon livello di protezione, ma più basso rispetto a quello impermeabile.
Per verificare la capacità di idrorepellenza del proprio tessuto softshell si può versare dell’acqua sul tessuto. Se le gocce d’acqua che si formano sulla sua superficie sono simili ad una sfera, significa che il prodotto ha un ottimo livello di idrorepellenza.
In questo video realizzato da Selene, puoi vederne un esempio:
Cosa si può cucire con il Softshell?
Per le sue caratteristiche è perfetto per realizzare capi per la mezza stagione (primavera e autunno), capi sportivi (per esempio per trekking, arrampicata, vela, alpinismo).
Viene spesso utilizzato anche in indumenti da lavoro tipo giacche, gilet o pantaloni da indossare in attività impegnative e prolungate in ambienti non riscaldati (esempi officine e cantieri) perché i capi realizzati con questo tessuto sono leggeri, poco ingombranti e traspiranti.
Possiamo quindi cucire:
- Giacche antivento e antipioggia per la mezza stagione (autunno, inverno e per le sere d’estate),
- giacche e pantaloni sportivi: trekking, vela, barca, ecc.,
- mantelle,
- cappelli,
- zaini, borse, porta computer / tablet / cellulari.
Queste le giacchette primaverili che ho realizzato per i miei bimbi.
Questa la mantella che ha realizzato Selene, per il costume da Cappuccetto rosso per la sua nipotina:
Questi altri esempi tratti da Pinterest:
Quali cartamodelli che puoi utilizzare con il tessuto softshell?
Ecco alcuni suggerimenti:
- Cartamodello giacca/cappotto I AM Artemis
- Cartamodello felpa I AM Rainbow
- Cartamodello cappotto I AM Merlin
Come si lava il Softshell?
I capi realizzati con questo tessuto possono essere lavati in casa: sui siti viene consigliato il lavaggio a una temperatura non superiore ai 30° C. I capi non vanno candeggiati, non va usato l’ammorbidente (può alterare le caratteristiche delle fibre), meglio non usare la centrifuga perché i capi potrebbero perdere la forma originale, vanno asciugati all’ombra e non possono essere asciugati in asciugatrice. Segui comunque sempre le istruzioni che accompagnano il tessuto.
Il tessuto, essendo sintetico, non dovrebbe restringersi dopo il lavaggio, quindi non sarebbe necessario lavarlo prima del taglio. Io ti consiglio comunque di lavarlo per sicurezza. Per evitare che i tre strati si separino, io ho sorfilato tutto il perimetro del tessuto prima di metterlo in lavatrice. Ho utilizzato la tagliacuci, ma puoi cucire anche con punto zigzag a macchina. Basta fissare i tre strati insieme.
Come si stira il Softshell?
Ho stirato a temperatura media (due pallini) con il ferro. Ho utilizzato il vapore e non ho avuto problemi.
Il tessuto risulta bombato anche dopo la stiratura (non mantiene la piega). Puoi scegliere se lasciarlo così e dare al tuo capo un aspetto più “bombato”, oppure impunturare i margini per appiattirli sul capo.
Ricorda che ogni cucitura è un canale di passaggio per l’acqua. Io per esempio ho preferito lasciare l’aspetto bombato sia per una questione estetica sia per una questione pratica (meno impunture mantengono meglio le proprietà di idrorepellenza del capo).
Come si taglia il Softshell?
Una volta lavato non è necessario stirarlo, perchè non risulta stropicciato, quindi sono passata direttamente al taglio.
Non ho utilizzato gli spilli, come faccio di solito, per fissare i cartamodelli al tessuto perchè gli spilli lasciano dei buchi sul tessuto.
Ho quindi utilizzato pesi, tappetino e cutter. Per le curve strette e piccole ho utilizzato un cutter con lama 28 mm. Per le curve larghe e le linee dritte un cutter standard da 45 mm. Utilizza una lama bella affilata in modo da fare un taglio preciso. In questo video ti spiego come cambiare la lama dei cutter.
Come si cuce il Softshell?
Prima di cucire ho sorfilato a tagliacuci tutti i margini in modo da “saldare” i tre strati di tessuto. Il tessuto non sfilaccia, quindi se lo desideri puoi lasciare i margini al netto, ma io ti consiglio comunque di rifinirli a tagliacuci o con la macchina per cucire (punto zigzag), per avere la sicurezza che i tre tessuti non si separino con l’utilizzo e i lavaggi.
Il tessuto softshell non dà grosse difficoltà nella cucitura quando i due tessuti sono dritto contro dritto e in questo caso si lavora come un normalissimo tessuto ortogonale:
- ago standard, finezza 90
- filo Cucitutto in poliestere per la macchina da cucire, colore 415
- filo Miniking Gutermann per la tagliacuci
- piedino standard
Quando l’ho impunturato però (per esempio sugli orli della giacca o delle maniche) e quindi ho cucito rovescio su rovescio con il dritto verso l’esterno e a contatto con il piedino, con il classico piedino standard ho avuto qualche difficoltà. Lo stato esterno liscio in poliestere si comportava più o meno come la pelle: non scorreva bene sotto il piedino (faceva attrito ed essendo leggermente elastico si tirava) e il punto risultava a tratti irregolare. Per risolvere l’ho trattato come se fosse pelle e ho quindi sostituito il piedino standard della macchina con un piedino in teflon (quello bianco della foto sopra).
Non potendo usare gli spilli ho utilizzato le pinzette, pinze corte per i margini e lunghe per gli orli.
E per imbastire una colla temporanea per tessuti.
La difficoltà maggiore l’ho riscontrata nell’applicare i bottoni automatici in plastica.
Ero indecisa se applicare i bottoni Anorak ossido oppure i bottoni in plastica neri. Alla fine per una questione puramente estetica ho scelto i bottoni in plastica neri. Li ho applicati con la pinza Vario Plus. In questo video ti spiego come applicare i bottoni in plastica e rimuoverli se sbagli:
Su uno strato singolo del tessuto non ho avuto nessuna difficoltà, mentre sul doppio strato è stato veramente difficile applicarli, penso a causa dello spessore elevato dato dal doppio strato di tessuto.
Se, come nel mio caso, quindi hai tessuto + paramontura (ti ricordo di rinforzarli entrambi, io ho utilizzato questi cerchi termoadesivi), ti consiglio di utilizzare i Bottoni a pressione Anorak.
Per un solo strato di tessuto potete utilizzare anche quelli in plastica.
Guarda il video su YouTube per vedere in azione tutti i consigli per cucire il tessuto softshell.
Ti ricordo che se vuoi iniziare a conoscere un po’ meglio il mondo dei tessuti per scegliere meglio quelli per i tuoi progetti, ho studiato un corso apposito, si chiama proprio Impara a scegliere il tessuto per i tuoi progetti di cucito.
Nel corso vedremo che non è necessario essere un esperto in merceologia per capire se una stoffa è adatta per il tuo progetto. Basta sviluppare l’occhio, il tatto e la sensibilità e nel corso vedremo come.
Alla fine del corso saprai finalmente decifrare meglio le indicazioni sui tessuti contenute all’interno delle istruzioni dei cartamodelli, saprai scegliere in autonomia i tessuti e le rifiniture migliori per i tuoi progetti in base all’effetto finale che vuoi ottenere, saprai riconoscere se un tessuto fa al caso tuo e non avrai più paura nello scegliere e trattare un tessuto.
Trovi le info, il programma dettagliato e le recensioni di chi ha già partecipato a questo link: CORSO ONLINE IMPARA A SCEGLIERE IL TESSUTO
Conclusioni:
Sono molto felice di questa nuova scoperta. Il mio compagno, essendo appassionato di vela, mi ha già commissionato una giacca e dei pantaloni. Piacerebbe anche a me avere una giacca tecnica per le camminate e per le stagioni intermedie, quindi penso che mi cucirò altri capi con questo tessuto.
Intanto nel prossimo articolo vi spiegherò come ho realizzato il costume di Carnevale da Ape Maia e Willi per i bimbi. Arriva a breve 🤗
Riferimenti – sitologia (siti da cui ho tratto le informazioni sul Softshell):
Sito 1
Sito 2
Sito 3
Sito 4
Sito 5
Sito 6
Sito 7
Sito 8
Sito 9