Aestiva è il cartamodello appena lanciato da Wearologie, un nuovo brand di cartamodelli indie. È un gilet estivo, disponibile in due versioni: una versione corta, più sportiva e casual (quella che ho cucito io), e una versione lunga, più elegante. La caratteristica di entrambe le versioni è di essere aperte sul davanti. Quella corta si chiude con dei bottoni a pressione applicati sul cinturino, mentre quella lunga con una cintura da annodare.
Coralie, la fashion designer che ha fondato Wearologie, mi ha fornito il cartamodello per farne una review…ecco quindi quello che ho creato!
Come vi dicevo, ho realizzato la versione corta del gilet, molto semplice e facile da cucire. Ho eliminato alcuni dettagli del modello, tra cui il colletto alla coreana e il piping, perchè con il tessuto traforato che ho scelto di utilizzare non penso sarebbero stati bene. A questa pagina e sul profilo Instagram di Wearologie trovate qualche foto del modello originale con tutti i dettagli.
Ho utilizzato un tessuto alcantara traforato color cipria e una seta mano pesca come fodera, della stessa tonalità di rosa (avevo già utilizzato questa seta come fodera per questa giacca).
L’alcantara è una microfibra di alta qualità che esteticamente ricorda molto la pelle scamosciata. Ho comprato questo bellissimo tessuto in versione traforata alla fiera Abilmente, lo scorso autunno, allo stand del Progetto Quid.
Progetto Quid è un marchio di moda etico che utilizza per la realizzazione dei propri capi tessuti di qualità recuperati dai migliori marchi del Made in Italy, favorendo il reinserimento lavorativo di donne in difficoltà. Hanno uno shop online e dei negozi in cui poter acquistare i capi, sul loro sito web trovate tutte le info.
Essendo il tessuto traforato, ho dovuto fare una piccola modifica alla struttura interna del gilet, tagliando la fodera davanti e dietro utilizzando lo stesso cartamodello del tessuto principale e applicando le paramonture sopra la fodera, invece che cucirle insieme, come nel metodo classico previsto nelle istruzioni.
Questo per tre motivi:
- esternamente non si vede uno stacco tra la fodera e le paramonture traforate e non si vedono le cuciture interne;
- non potendo adesivare le paramonture, perchè appunto traforate, posizionarle sopra la fodera mi ha permesso di dare un po’ più di struttura al capo;
- ho potuto applicare il bindello in rete sul davanti, sul collo e sul giromanica senza che fosse visibile in trasparenza, perchè l’ho cucito sul rovescio della fodera (ho utilizzato il bidello in rete invece che quello adesivo indicato nelle istruzioni).
Ecco alcune fasi di confezione:
Inoltre era previsto un cinturino unico, da piegare a metà. Dovendo però utilizzare le cimose per tagliarlo (erano l’unica parte del tessuto non traforata), ho dovuto dividere il cinturino in due parti e cucirle insieme.
Non dovendo utilizzare il piping, non ho seguito le istruzioni previste per l’applicazione del cinturino, ma dopo aver rifinito le due alette, ho cucito un lato del cinturino dal dritto a macchina e ho rifinito il lato interno sul rovescio a mano.
Per quanto riguarda la taglia, ho selezionato la C, perfetta per le mie misure pre-gravidanza. Ho deciso di non applicare modifiche al modello per adattarlo alla mia pancia di otto mesi, perchè vorrei indossarlo anche dopo aver partorito. Ho solo accorciato il corpetto di 5 cm per farlo arrivare esattamente al mio punto vita (il mio punto vita di quando avevo un punto vita!).
Per adattare il modello alla pancia che cresce ho semplicemente applicato tre colonne di bottoni a pressione di diametro 7 mm (invece che due bottoni come indicato nel cartamodello), che permettono di aprire il gilet a mio piacimento e creano un effetto decorativo carino (sembrano delle piccole borchie argentate).
Ho quindi tre possibilità per chiudere il cinturino:
- la prima, quella prevista dal modello originale, in cui utilizzo tutte e tre le colonne di bottoni e che ovviamente non posso indossare ora. La vedete quindi indossata da Penelope, il mio manichino;
- la seconda intermedia, in cui chiudo due colonne di bottoni, che ancora posso indossare ma che inizia a starmi stretta;
- la terza posizione, quella più ampia (utilizzo solo la prima colonna di bottoni), che mi veste perfettamente e che penso potrò indossare anche per tutto il nono mese.
Posso inoltre indossarlo aperto ovviamente.
In conclusione…il modello ha una corretta vestibilità, le istruzioni sono molto chiare e complete (per vostra info sono in inglese ma le misure sono in cm, quindi non bisogna fare nessuna conversione!). Ho apprezzato molto il fatto che viene indicato di utilizzare, oltre alla teletta adesiva, anche il bindello, che aiuta a tenere in forma i margini del capo ed evitare che si deformino durante l’utilizzo o dopo il primo lavaggio (non in tutti i cartamodelli viene indicato questo dettaglio).
Non ho testato la versione lunga, ma quella corta che ho realizzato è molto veloce da cucire!
Non indosso mai gilet in estate, è stato quindi bello avere l’opportunità di cucirne uno…ogni tanto mi piace provare qualcosa di nuovo e sperimentare nuovi outfit!
Questo il semplicissimo outfit finale, composto dal gilet Aestiva, un top nero in jersey e una gonna arricciata in vita in voile di cotone che ho cucito il mese scorso.
2 comments
Sei riuscita a trasformare un capo che nelle foto “originali” non dice molto in un gilet molto carino e cool! Perfetto l’uso dell’alcantara. Complimenti! … anche per quel meraviglioso pancione:)
Grazie mille Sasha! <3 Non sono una fan dei gilet, ma ci ho provato comunque...alla fine mi piace come è venuto fuori! Ogni tanto vale la pena provare qualcosa di nuovo! L'ho semplificato un pochino anche per poterlo abbinare alle cose che ho nel mio armadio 🙂